Il metodo di insegnamento

Il maestro Bernasconi propone un metodo di insegnamento personalizzato basato sulle capacità, il livello e l'età dell'allievo. Basandosi sulla sua grande esperienza nel campo dell'insegnamento, il maestro ha creato un metodo ludico-pedagogico per ragazzi, il metodo "con tocco delicato"), e un metodo professionistico per adulti che include nozioni di tecnica pianistica avanzate.

Il metodo "con tocco delicato" par bambini e ragazzi

Fra realtà e fantasia, questo metodo per piccoli principianti cerca di avvicinarsi al bambino con immagini semplici e simpatiche, suggerite dal "Miciogatto", compagno domestico e amico della tastiera sin dall'epoca di Domenico Scarlatti, il quale, secondo la leggenda, gli dedicò la celebre "Fuga del gatto", composta partendo dagli insoliti tasti che il suo gatto ha sfiorato attraversando la tastiera del suo clavicembalo.

Durante le lezioni si darà importanza al tocco sensibile sin dalla prima nota, come scoperta del suono f (come campana vicina) e p (come campana lontana) anche per ricreare le condizioni in cui si è trovato l'inventore del fortepiano, Bartolomeo Cristofori nel 1711 a Firenze, sorpreso dalle possibilità espressive di questo contrasto sonoro alla base dello strumento stesso, ossia il mezzo per suonare eventi opposti.

Metodo <i>"con tocco delicato"</i>

La cura del legato nel tasto per l'unisono e dello staccato a volte posizionato alle rispettive mani aprirà una seconda lezione in modo che da subito l'allievo possa sperimentare le possibilità basilari in canzoni semplici.

Alcune scuole pianistiche tendono a proibire l'espressione, imponendo unicamente la tecnica, tarpando per così dire le ali dei loro allievi, ridotti ben presto a macchinette incoscienti in grado solo di riprodurre meccanicamente le note scritte di cui non conoscono il senso, ma soltanto la posizione sul pentagramma e la rispettiva collocazione sulla tastiera, sovente suonando con dita mal piegate e con polsi rigidi. Il metodo "con tocco delicato" accompagna l'allievo alla scoperta del "tocco pianistico", sviluppando l'innato potenziale espressivo dell'allievo.

Far cantare il pianoforte sin dalla prima lezione, con un bel tocco, è semplice, anche perché il canto, che lo stesso Schumann considerava la base della musica, dà gioia ai bambini che spesso mi insegnano tanto per quel poco che io spiego loro, semplificando con parole semplici concetti apparentemente difficili e facilitando la grafica (con diteggiature adattate e scritte a caratteri grandi).

Metodo di insegnamento professionale

Le competenze acquisite dal maestro Bernasconi durante gli studi al Conservatorio S. Cecilia di Roma e, in seguito, al Conservatorio di Losanna, nei corsi di perfezionamento (C. Hogwood) gli permettono di fornire elementi di prassi esecutiva per un insegnamento professionale adatto alle esigenze dell'allievo impegnato nella ricerca di uno stile interpretativo personale: insieme, si definiscono gli obbiettivi del progetto di insegnamento e si lavora con costanza per raggiungerli.

Per ulteriori informazioni non esitare a contattare il maestro Bernasconi.